Secondo lo IARC l’aria inquinata delle nostre città è “Sicuramente cancerogeno”. L’avvocato Petruzzelli: “I sindaci stiano attenti”
Che lo smog fosse pericoloso si sapeva già. che lo Oms lo avesse additato tra i fattori di rischio per la salute, è risaputo. Ma da ieri il concentrato di scarichi auto, industrie, discariche, insomma ciò che costituisce l’aria delle nostre città, è entrato nel poco lusinghiero olimpo delle sostanze cancerogene. Lo ha deliberato la Iarc, l’agenzia dell’Oms che si occupa di ricerca in ambito oncologico, che ha inserito l’inquinamento dell’aria nel gruppo numero 1, quello con le sostanze “sicuramente cancerogene”.
L’inquinamento dell’aria legato allo smog da traffico e ai fumi industriali è una causa di tumore ai polmoni ed è stato collegato al tumore della vescica. Il verdetto dello Iarc, organismo solitamente molto cauto, sta facendo il giro del mondo e la speranza – anche degli autori – è che favorisca l’adozione di politiche mirate. «L’aria che respiriamo è inquinata da una miscela di sostanze cancerogene – sottolinea Kurt Straif, capo della sezione Monografie Iarc, illustrando i risultati – Ora sappiamo che l’inquinamento dell’aria non rappresenta solo un rischio importante per la salute generale, ma è anche una causa principale di morte per cancro».
I dati più recenti suggeriscono che 233 mila morti per tumore ai polmoni siano state causate dall’inquinamento dell’aria nel mondo, solo nel 2010. La monografia Iarc evidenzia come i fumi dei motori diesel, i solventi, i metalli e le polveri che “affumicano” l’aria che respiriamo siano stati etichettati tutti come cancerogeni, ma questa è la prima volta che l’inquinamento dell’aria finisce nella lista nera.
Il Codacons sta per depositare al Tar Lazio un’azione collettiva di 1.400 residenti dei 50 comuni più inquinati d’Italia, per chiedere alle rispettive amministrazioni un indennizzo di 2.000 euro ciascuno per essere stati costretti a respirare aria malsana.
Ora che lo smog è fattore «certamente cancerogeno» secondo lo Iarc, è possibile sarà possibile citare per danni le amministrazioni? «Sì, in effetti adesso cambia lo scenario – ci risponde Pierpaolo Petruzzelli, avvocato specializzato in tematiche ambientali, amianto in primis – perchè al pari delle malattie contratte lavorando si potrà imputare ad esempio un tumore ai polmoni anche a chi è responsabile della salubrità dell’ambiente».
I sindaci, ad esempio?
Sì. Ora andrà identificata la dose minima di esposizione, individuato il limite, non è così immediato ma nelle città dove si sforano i limiti, e questo è certificato, ecco, lì potrà sorgere un profilo di responsabilità soggettiva. A questo punto serve una legge che disciplini la materia al fine anche di individuare i responsabili.
Avvocato, secondo lo Iarc lo smog fa insorgere prevalentemente tumori ai polmoni e alla vescica. Non potrebbe essere utilizzata questa argomentazione dagli avvocati di industriali e “inquinatori” per scrollarsi di dosso le resposabilità?
Beh, oramai la scienza medica sa dirci se un tumore ai polmoni è imputabile a una raffineria o allo smog.
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